Cordoglio e pregiudizio
Ha senso, per un lettore, avere un pregiudizio su un libro in uscita in base all’editore che lo pubblica?
Ha senso, per un lettore, avere un pregiudizio su un libro in uscita in base all’editore che lo pubblica?
Secondo me ormai si è come solidificato un certo standard, e l’autore che punta ad andare lì in qualche maniera si siede su quello standard. Non c’è neanche un tentativo reale di cambiare la cosa: questa è la formula, ha funzionato per sessant’anni, ora un po’ zoppica ma comunque continua a funzionare.
Da un lato c’è la cosa che richiede uno sforzo intellettuale, che non ti deve dare piacere perché il piacere è una cosa bassa. E poi dev’esserci la roba che ti ingrifa, che c’ha le tette e le pistole.
Non mi sembra che adesso, in questo momento, ci siano manga d’azione pop ben costruiti. E allora non capisco se sono i miei gusti che sono cambiati o se semplicemente c’è stato un periodo storico per il manga fatto in quel modo.
La continuity, soprattutto Marvel… Ci ho ragionato un sacco e la mia domanda è: è naturale e ovvio che se porti avanti un universo narrativo per molti anni finisci inevitabilmente nel caos multiversico?
Io rimango sempre deluso dalle biografie a fumetti. La maggior parte ha sempre la stessa debolezza.