Ode a Robert Crumb
Crumb vuota il sacco come nessuno prima di lui. Senza vergogna. Ogni fantasia, desiderio, delirio, per quanto inconfessabile, eccolo là, nero su bianco. Sempre prendendosi per il culo, ma anche godendo, eccitandosi.
Crumb vuota il sacco come nessuno prima di lui. Senza vergogna. Ogni fantasia, desiderio, delirio, per quanto inconfessabile, eccolo là, nero su bianco. Sempre prendendosi per il culo, ma anche godendo, eccitandosi.
Ci voleva coraggio, ma, grazie all’aiuto di Brian, lo trovarono in molti.
Sono nato guardando le uova. Sfogliavo e guardavo dentro le cose. Dentro le uova vedevo il tuorlo diventare pulcino. E mi commuovevo.
Ogni storia di Kago è la storia della nascita di un meccanismo e del suo sviluppo.
Ha senso, per un lettore, avere un pregiudizio su un libro in uscita in base all’editore che lo pubblica?
Questi “efebi ciechi” non sanno affrontare il mondo: come marionette si struggono nel palcoscenico del fumetto nel cercare di rompere i fili che li manovrano, fallendo miserabilmente.
Abbiamo intervistato Simon Hanselmann, ché se si parla di storie estreme ha molto da dire. Ne è uscita una chiacchierata sull'autocensura, sulla natura dell'uomo, su quanto sia difficile provare a cambiare.
Abbiamo intervistato Michele Nitri, l'(oscura) volontà dietro Hollow Press, per chiacchierare su com'è nata la casa editrice, qual è stata e quale sarà la sua direzione, approfondirne lo stile e le politiche editoriali.
La questione degna di interesse è la compresenza ossimorica di piacere e disgusto, di attrazione e repulsione: si ricerca nel prodotto artistico ciò che il nostro corpo vorrebbe istintivamente e naturalmente allontanare.
Mio nonno mi comprava i giornalini all'edicola. Io gli dicevo quali e lui tirava fuori il portafoglio.