Archivio: Articoli, saggi, riflessioni
Saggi
Ode a Robert Crumb
Crumb vuota il sacco come nessuno prima di lui. Senza vergogna. Ogni fantasia, desiderio, delirio, per quanto inconfessabile, eccolo là, nero su bianco. Sempre prendendosi per il culo, ma anche godendo, eccitandosi.
L’attrazione per il raccapriccio
La questione degna di interesse è la compresenza ossimorica di piacere e disgusto, di attrazione e repulsione: si ricerca nel prodotto artistico ciò che il nostro corpo vorrebbe istintivamente e naturalmente allontanare.
Per uno sguardo sul quotidiano. Terza parte
Nei dettagli cerco indizi che mostrino le crepe della realtà, forse, più che dell’interiorità. Nessuno si illude di ritrovarsi, ovviamente. Però ci sono momenti in cui il disegno e la storia mi si disfano davanti, o diventano liquidi come lo specchio di Alice.
Per uno sguardo sul quotidiano. Seconda parte
La riscoperta di un certo sguardo è come continuare a sapersi innamorare. Quando sei con un bambino puoi entrare sempre da un’altra parte, così come quando sollevi la copertina di un fumetto, ma è necessario accettare il “patto narrativo” che ne è sotteso. Questo per dire che il racconto siamo sempre noi prima di ciò che leggiamo.
Per uno sguardo sul quotidiano. Prima parte
Se le grandi narrazioni fino all’avvento della modernità avevano trovato nell’epica, nel racconto cavalleresco e nell’universo del meraviglioso la principale via per realizzarsi, con l’affermazione del romanzo si fa strada una nuova propensione al realismo. Il mito e tutte le sue derivazioni lasciano spazio al racconto della quotidianità, l’eroe scompare a favore di quello che progressivamente diventerà l’uomo senza qualità.
Bitter Sweet 16
Non amo il termine adolescenza ma capisco il senso dell’aggettivo “adolescenziale”: qualcosa di estremo, assoluto, in cui un adulto non può più riconoscersi ma che può risvegliare in lui qualcosa di passato. Un diverso modo di vivere se stessi e quello che ci circonda.
La letteratura dell’inesperienza
Con sempre meno tempo e risorse da investire sul percorso di maturazione di un autore e la silenziosa scomparsa della figura dell’editor, buona parte delle case editrici si appoggia alla parziale esperienza di chi si è formato autonomamente con l’autoproduzione o con la pubblicazione su internet. Entrambe forme brevi che mal si adattano all’imposizione editoriale del graphic novel.
Bande à Part 2. Fumetto e transmedialità
Transculturazione e Intermedia Storytelling attraverso la mutazione dei formati e dei generi per nuove espressioni estetiche e narrative, questi alcuni degli argomenti che vedranno a confronto studiosi e artisti del fumetto, in una inedita proposta di ricerca concreta e originale con il gruppo Riga.
In viaggio tra Beverly e Ice Haven, pensando al mondo che cambia
Beverly e Ice Haven, due storie apparentemente molto simili. Ma proprio le loro affinità amplificano una difformità di fondo a tratti radicale.
Un mondo come il nostro. Inchiostrazione a parte
Gli autori più diversi, chi programmaticamente chi solo di passaggio, contribuiscono a definire un insieme di poetiche della normalità, un sistema di coordinate per la nostra esistenza. Ma esiste davvero una metrica per la nostra esistenza?
Verso il fumetto. Seconda parte
Ho sempre più l’impressione che lungo la parabola del fumetto contemporaneo siano sempre accadute più cose di quante la mia coscienza di lettore sia stata in grado di riconoscere, anche prima che un certo disagio per la forma graphic novel venisse a galla.
Verso il fumetto. Prima parte
Per comprendere il fumetto di oggi, e ipotizzarne le evoluzioni, può rivelarsi utile forzare i limiti della grande metafora romanzesca con la quale si è voluto considerarlo e comunicarlo negli ultimi anni.
Perché l’autoproduzione?
Bianca Bagnarelli e Aniss El Hamouri chiacchierano, discutono e riflettono sul significato dell’autoproduzione, sul differente ruolo che ha in Italia e all’estero, sui confini con la microeditoria, sull’appeal del mondo del “vuoi fare i fumetti? Falli”.
Lo yin e yang di Gipi e Mattotti
Un dialogo a distanza tra La terra dei figli e Ghirlanda.
… E le fumetterie?
Si chiama fumetteria, è il primo posto dove ti verrebbe in mente di cercare un fumetto. O forse no?
Off paper: uno sguardo ai principi del webcomic in Italia
In Italia è finalmente arrivato il webcomic. Ma quali sono le specificità del mezzo, e quali domande bisognerebbe porsi per pubblicare efficacemente online?
Patreon: tra autori, lettori e finanziatori
Con Patreon gli equilibri tra autori, lettori e finanziatori cambiano, ed il processo creativo così come le sue possibilità si adattano di conseguenza.
Righelli, numeri e grafici: un’indagine di mercato
Un'indagine di mercato con l’intento di sondare lo stato dell’editoria a fumetti e ragionare sulla sua evoluzione.
Ritratti d’autore
Lo specchio di Brian: un ritratto di Miguel Ángel Martín
Ci voleva coraggio, ma, grazie all’aiuto di Brian, lo trovarono in molti.
L’evasione procrastinata: un ritratto di Shintaro Kago
Ogni storia di Kago è la storia della nascita di un meccanismo e del suo sviluppo.
Il peccato originale: un ritratto dei Nishioka Kyōdai
Questi “efebi ciechi” non sanno affrontare il mondo: come marionette si struggono nel palcoscenico del fumetto nel cercare di rompere i fili che li manovrano, fallendo miserabilmente.
Una poetica della rinuncia: un ritratto di Inio Asano
Avere un sogno irrealizzabile è troppo triste. Per questo fin dall’inizio ho deciso di non fantasticare su nulla. Se penso al futuro, se faccio progetti a lungo termine mi deprimo.
Un teatro della crudeltà: un ritratto di Yoshihiro Tatsumi
Il gekiga di Tatsumi non è solo un fumetto per adulti. È un confronto continuo, un rimuginare, un nodo che non si può risolvere, uno specchio degli inganni, il sonno da ubriachi.
Guarda un po’ come si mettono le cose: un ritratto di Daniel Clowes
Quando hai a che fare con Daniel Clowes ti stai rapportando con un autore che è semplicemente in fissa con tutti gli strati, specialmente quelli bassi, della sottocultura americana.
Rimanere immobili: un ritratto di Adrian Tomine
È impossibile guardare davvero al di fuori di sé. A forza di ripeterlo, però, qualcosa si rompe e tutta questa autoreferenzialità cola giù dalle pagine, si sparge dappertutto, diventa il suo contrario.
Interviste
Di droga, stupri per scherzo e depressione. Un’intervista a Simon Hanselmann
Abbiamo intervistato Simon Hanselmann, ché se si parla di storie estreme ha molto da dire. Ne è uscita una chiacchierata sull'autocensura, sulla natura dell'uomo, su quanto sia difficile provare a cambiare.
Oscurità. Un’intervista a Michele Nitri
Abbiamo intervistato Michele Nitri, l'(oscura) volontà dietro Hollow Press, per chiacchierare su com'è nata la casa editrice, qual è stata e quale sarà la sua direzione, approfondirne lo stile e le politiche editoriali.
Un’asettica narrazione empatica: un’intervista a Nick Drnaso
Abbiamo intervistato Nick Drnaso per parlare della sua poetica e della sua visione del mondo, di come sia nato un libro d'esordio tanto duro quanto straordinario, e di come dovremmo leggerlo.
Un discorso sul mondo e un discorso sull’arte: un’intervista ad Alessandro Tota
Abbiamo intervistato Alessandro Tota, chiacchierando della sua idea di narrazione di realtà, divagando tra il cinema e la letteratura, passando per la rappresentazione dell'Italia e chiedendosi se un libro può finire bene anche se i suoi protagonisti si fanno le pere.
Un’impressione di oggettività: un’intervista a Chris Ware
"Immagino di pensare che se non mi innamoro dei miei personaggi allora non vale la pena scriverne". Un'intervista Chris Ware.
Sogni, magia e colori: un’intervista a Nicolò Pellizzon
Abbiamo intervistato Nicolò Pellizzon per approfondire il suo approccio alla narrazione e il suo gusto estetico, concentrandoci sui suoi fumetti passati e futuri per tracciare parallelismi e strade divergenti.
Da Zeno Porno a Palla: un’intervista a Paolo Bacilieri
Abbiamo intervistato Paolo Bacilieri, autore poliedrico che ha spaziato e spazia dal graphic novel al fumetto popolare al racconto underground, per parlare del suo lavoro, di narrazione e di come il mondo del fumetto è cambiato nel corso degli anni.
Consapevolezza e identità editoriale: un’intervista a Gabriele Munafò e Anna Matilde Sali
Abbiamo intervistato Gabriele Munafò e Anna Matilde Sali, due dei fondatori di Eris Edizioni, per parlare di come e perché costruirsi un’identità editoriale, del rapporto con le diverse realtà distributive del fumetto, del tentativo di creare una coscienza commerciale critica nel lettore.
I limiti dell’editoria tradizionale: un’intervista a Ratigher
Abbiamo intervistato Ratigher, creatore del metodo Prima o Mai e direttore editoriale di Coconino, per riflettere sui limiti dell’editoria tradizionale e su alcune possibili soluzioni.